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Introduzione all'Area Tecnico Normativa

Area Tecnica

L’offerta formativa strutturata per l’Ufficio Tecnico di un’impresa che lavora nel comparto dei Beni Strumentali deve coprire una variegata famiglia di tematiche per consentire ai componenti di questa funzione aziendale di svolgere al meglio i compiti assegnati.

Si tratta cioè di fornire una formazione capace di trattare:

  • Le principali normative nazionali ed internazionali che disciplinano la progettazione di macchine ed impianti destinati a mercati Ue ed extra-Ue,
  • Gli aspetti caratterizzanti la documentazione tecnica che deve accompagnare la consegna della macchina al cliente,
  • Gli elementi propri del processo di manutenzione e manutenibilità degli impianti,
  • I modelli gestionali alla base della corretta conduzione di un Ufficio Tecnico da parte del responsabile di funzione.

Per tali motivazioni, l’area intende presentare:

Le principali norme che regolamentano la corretta progettazione di una macchina e di un impianto destinato ad un mercato internazionale. Dopo un primo escursus sulle indicazioni portanti la Direttiva Macchine, si prosegue illustrando le regole alla base della Conformità Ce delle macchine, le modalità di adeguamento dei circuiti di sicurezza di comando e controllo ai PL obiettivo, le Norme per la messa in sicurezza delle macchine in uso nel comparto ceramico e le indicazioni fornite dalla Commissione Europea per il revamping delle macchine. Particolare attenzione viene poi dedicata alla progettazione degli schemi elettrici.

Le modalità di corretta redazione della Documentazione Tecnica che sempre deve corredare la macchina all’atto della consegna al cliente finale, accompagnando i partecipanti a leggere esempi di documentazione erroneamente compilata per procedere alla costruzione di metodologie di lavoro che possano consentire loro una efficiente redazione di quanto richiesto.
Chiude l’area un cameo dedicato alle corrette modalità di redazione di un contratto di fornitura internazionale di macchine e impianti “chiavi in mano”.   

Il tema della manutenzione e della manutenibilità di impianti e macchine dal punto di vista del costruttore, offrendo ai partecipanti spunti per la razionalizzazione e l’efficientamento del servizio erogato.

Le competenze che il responsabile dell’ufficio tecnico deve sviluppare e consolidare per gestire al meglio il ruolo agito e costruire team ad alto rendimento che lo accompagnino nel raggiungimento degli obiettivi che la direzione aziendale assegna al suo gruppo di lavoro ed alla sua funzione in primis.


Area Tecnico-Normativa

Parlare di normazione per la realizzazione di macchine e impianti da parte di costruttori di Beni Strumentali significa aprire un capitolo molto complesso e strutturato, in quanto di tratta di valutare indicazioni progettuali che possono avere valenza impositiva e/o volontaria. Capire quando prevalga l’una azione normativa rispetto ad un’altra, andando ad impostare correttamente la progettazione di una commessa, diventa il passaggio-chiave per un Ufficio Tecnico ed un Ufficio Progettazione correttamente gestiti.

Forte della propria esperienza in campo legislativo, lo staff di Acimac e Ucima, ha predisposto, in collaborazione con SBS, un’offerta formativa che consenta all’ufficio progettazione di aver ben chiare le modalità di applicazione di legislazioni nazionali ed internazionali, nonché le modalità di interpretazioni di normazioni la cui applicazione, essendo su base volontaria, deve necessariamente essere corretta in ogni sua singola fase.

Per tali motivazioni l’offerta formativa dell’Area si struttura di 3 sezioni:

  • Area Legislazione: analizza le Norme di applicazione obbligatoria in sede di gestione progettuale di una commessa. Si tratta di conoscenze imprescindibili per il corretto esercizio del ruolo rivestito da un Ufficio Tecnico ed un Ufficio Progettazione che operano all’interno di una realtà appartenente al comparto dei Beni Strumentali.
  • Area Normazione: analizza le norme di volontaria applicazione in sede di progettazione di una macchina e/o di un impianto. Si tratta di norme che spesso vengono “liberamente” interpretate dal costruttore di macchine che, proprio a causa di questa libera lettura ed applicazione, rischia di cadere in errori progettuali sanzionabili da parte degli Enti di Controllo o che possono metterlo in difficoltà nella gestione della relazione con il cliente in caso di guasti o incidente rilevante.
  • Area Progettazione: analizza le Norme di che direttamente si occupano di dettare le indicazioni progettuali o di controllo perfomance di una macchina e/o un impianto. Si tratta di Norme che possono avere una valenza strettamente territoriale (come ad esempio la NR12 per il Brasile) ma che possono avere un’estensione di applicazione molto più ampia (come ad esempio la IEC 60204-1). Anche in questo caso un errore di valutazione della trasposizione del mandato normativo in azione progettuale può trasformarsi in un elemento di debolezza del costruttore nella gestione della relazione con clienti e fornitori. 

Area 4.0

L’industria 4.0 scaturisce dalla quarta rivoluzione industriale. 

L’espressione è stata usata per la prima volta alla Fiera di Hannover nel 2011 in Germania ma non esiste ancora una definizione esauriente del fenomeno: in estrema sintesi alcuni analisti tendono a descriverla come un processo che porterà alla produzione industriale del tutto automatizzata e interconnessa.

Secondo un recente rapporto della multinazionale di consulenza McKinsey le nuove tecnologie digitali avranno un impatto profondo nell’ambito di quattro direttrici di sviluppo: la prima riguarda l’utilizzo dei dati, la potenza di calcolo e la connettività, e si declina in big data, open data, Internet of Things, machine-to-machine e cloud computing per la centralizzazione delle informazioni e la loro conservazione.

La seconda è quella degli analytics: una volta raccolti i dati, bisogna ricavarne valore.

Oggi solo l’1% dei dati raccolti viene utilizzato dalle imprese, che potrebbero invece ottenere vantaggi a partire dal “machine learning”, dalle macchine cioè che perfezionano la loro resa “imparando” dai dati via via raccolti e analizzati.  

La terza direttrice di sviluppo è l’interazione tra uomo e macchina, che coinvolge le interfacce “touch”, sempre più diffuse, e la realtà aumentata: per fare un esempio la possibilità di migliorare le proprie prestazioni sul lavoro utilizzando strumenti come i Google Glass.

Infine c’è tutto il settore che si occupa del passaggio dal digitale al “reale”, e che comprende la manifattura additiva, la stampa 3D, la robotica, le comunicazioni, le interazioni machine-to-machine e le nuove tecnologie per immagazzinare e utilizzare l’energia in modo mirato, razionalizzando i costi e ottimizzando le prestazioni.

I corsi dedicati al tema hanno l’obiettivo di individuare i cardini intorno ai quali ruota questa “rivoluzione”, ossia:

  1. L’utilizzo dei dati come strumento per creare valore. Perché intorno ai dati si muove la potenza di calcolo delle macchine. Tutti i temi relativi ai big data, i dati aperti, IOT, cloud etc…
  2. Analytics. Ovvero, una volta raccolti i dati, come si possono effettivamente far fruttare.
  3. Rapporto-interazione uomo-macchina. Come comunichiamo con le macchine, strumenti, interfacce, linguaggi.
  4.  Il ponte tra digitale e reale: la manifatturaLa produzione di beni e servizi. Cioè una volta avuti i dati, analizzati, processati e resi strumento per “istruire” le macchine, l’ultimo passaggio è trovare i modi, gli strumenti per produrre i beni. E quindi stampa 3D, robot, interazioni tra macchine.

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