Pierluigi Ponzoni è il nuovo Presidente di Acimac
CS 17-04
Ponzoni, 56 anni, è Presidente della Lema srl di Albavilla (Como), azienda specializzata nella costruzione di stampi e presse per ceramica. Siede in Consiglio Direttivo di Acimac dal 2001 con la carica di Rappresentante del "Raggruppamento Stampisti".
Raccoglie il testimone dall'Ing. Franco Stefani e guiderà l'Associazione dei Costruttori Italiani di Macchine per Ceramica per i prossimi 4 anni. Le linee guida del programma di lavoro e la squadra di vicepresidenti che lo affiancheranno.
Presidente fino al 2008
In occasione dell'Assemblea Annuale di Acimac, svoltasi lo scorso 11 giugno, Pierluigi Ponzoni è stato eletto alla Presidenza dell'Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica, carica che manterrà per i prossimi 4 anni.
Profilo
56 anni, coniugato, due figli, Ponzoni è Presidente della Lema srl di Albavilla (Como), piccola impresa specializzata nella costruzione di stampi e presse per ceramica, e siede nel Consiglio Direttivo di Acimac dal 2001 con la carica di Rappresentante del "Raggruppamento Stampisti".
La squadra
L'Assemblea ha proceduto anche all'elezione dei tre vicepresidenti, scelti da Ponzoni per formare la sua squadra di lavoro. Si tratta di:·
Fabio Tarozzi, Direttore Generale del Gruppo Barbieri e Tarozzi (Formigine, Modena), tra le aziende leader mondiali nella fornitura di impianti completi per ceramica; Tarozzi presiederà la Commissione Attività Promozionali e Fiere di Acimac;
·
Rino Bedeschi, Amministratore Delegato di Bedeschi S.p.A. (Limena, Padova), tra le maggiori aziende italiane costruttrici di macchine per laterizi; Bedeschi assumerà la carica di Presidente della S.A.L.A. srl, la società di Servizi Associativi Logistici di Acimac; ·
Gianbattista Pedrini, Direttore Commerciale della Pedrini S.p.A. (Carobbio degli Angeli, Bergamo), azienda specializzata nella costruzione di macchine di levigatura e finitura di piastrelle, con attività anche nel settore marmo; Pedrini presiederà la Commissione Tecnica di Acimac.
Denominatore comune dei tre vicepresidenti è il fatto di rappresentare la seconda o addirittura la terza generazione di imprenditori, già impegnati da tempo nella conduzione delle rispettive aziende. L'età media della squadra non supera i 37 anni.
"Le nostre aziende sono ancora prevalentemente guidate da chi le ha fondate - ha commentato Pierluigi Ponzoni dopo il voto - ma sta già cominciando la fase del cambio generazionale. Per questo ho voluto essere affiancato da giovani brillanti, dotati di strumenti culturali idonei e spesso complementari a quelli di noi padri".
Obiettivo n. 1: essere l'associazione di tutti
La scelta della squadra riflette anche uno dei punti salienti del programma di lavoro indicato da Ponzoni: la volontà di ampliare il più possibile la rappresentatività di Acimac all'intero spettro di aziende che compongono il comparto dei costruttori di macchine per ceramica, eterogeneo per dimensioni di impresa, tipologia di produzione (rivolta non solo all'industria delle piastrelle, ma anche ai comparti dei sanitari, laterizi, stoviglieria, refrattari) e dislocazione geografica (sebbene l'80% delle aziende del settore sia concentrato nel distretto ceramico di Modena e Reggio Emilia).
Lo stesso Ponzoni sarà il primo Presidente di Acimac a non risiedere all'interno del comprensorio ceramico sassolese.
Un livello di rappresentatività di cui comunque Acimac può già andare orgogliosa e tra i più elevati nel sistema Confindustria: nei suoi 16 anni di vita Acimac è riuscita a coinvolgere nella vita associativa la maggior parte delle imprese del comparto che rappresentano il 90% del fatturato totale del settore.
Il Programma
Nel discorso di insediamento tenuto al termine del voto, Ponzoni ha ricordato gli altri punti chiave del suo programma di lavoro.
Sostegno alle piccole imprese e politica industriale
"E' necessario proseguire nello sviluppo di iniziative che fungano da collante per le imprese del comparto, contribuendo ad aumentare la loro massa critica, precondizione necessaria per un efficiente e competitivo presidio dei mercati e per una coerente e seria politica nel campo della ricerca e innovazione".
Comunicazione
"Grande importanza avrà la comunicazione delle attività e dei servizi associativi, sia sul versante interno verso gli associati, che all'esterno nei rapporti con i media, la clientela, le istituzioni. Obiettivo è consolidare e rafforzare la già ottima immagine che Acimac si è guadagnata in questi anni, per tutelare e promuovere maggiormente gli interessi del comparto".
"Fare sistema" con le diverse componenti dell'industria ceramica italiana"
Uno sforzo particolare sarà dedicato a promuovere rapporti di scambio e collaborazione con le altre componenti del sistema dell'industria ceramica italiana - produttori di piastrelle, smalti, colori, materie prime e tutti gli altri attori della filiera - proponendo iniziative comuni in tutti gli aspetti dell'attività industriale - ricerca, innovazione, formazione, presidio dei mercati, internazionalizzazione, politica industriale - che possano aiutare tutti i segmenti della filiera ceramica italiana ad affrontare meglio le sfide competitive dei prossimi anni".
Un periodo difficile per il settore
Ponzoni assume la presidenza di Acimac in un momento non facile per il comparto dei costruttori di macchine per ceramica, reduci da un triennio di contrazione del volume complessivo del giro d'affari.
Come emerge dalla 12° indagine statistica nazionale (allegata), il 2003 si è chiuso per le 173 aziende del settore con un fatturato pari a 1.402,4 milioni di euro, in calo del 3,4% sul 2002. La tenuta delle esportazioni, salite a 974 milioni di euro (+0,6%) non ha compensato la forte battuta d'arresto della domanda di tecnologia sul mercato domestico che ha perso l'11,5% sul 2002 scendendo a 428,5 milioni di euro.
Secondo lo stesso Ponzoni, tuttavia, il calo di fatturato non deve essere drammatizzato in maniera eccessiva. "Per un settore di beni strumentali - ha commentato il presidente - un decremento del 3% su un giro d'affari complessivo di 1400 milioni di euro, significa praticamente una situazione di stabilità. E' semmai un altro l'aspetto che le nostre aziende devono valutare con attenzione e porre alla base di serie politiche e strategie industriali, ossia il controllo del mantenimento dei margini e della redditività".
L'industria italiana, che mantiene una assoluta leadership mondiale nella fornitura di impianti per la produzione di ceramica, ha visto calare l'export nei Paesi Ue (-22,5%) che si confermano però primo mercato di esportazione con una quota del 19,7% del fatturato estero totale.
Gli altri mercati sono, nell'ordine: il Medio Oriente, che assorbe il 18,6% dell'export totale (+18% sul 2002), l'Asia (esclusa la Cina), che rappresenta il 14,8% del fatturato estero (+8,7% sul 2002), i paesi dell'Europa centro-orientale (11,1% dell'export, -15,4% sul 2002), l'Africa (9,6% dell'export, +24,2%), il Nord America (9,1% dell'export, +33,9%), la Cina (8,3% dell'export, -4,9%), il Centro e Sud America (8,2% dell'export, +1,3%).
Cosa è Acimac
Fondata nel 1988, Acimac è l'Associazione dei Costruttori Italiani di Macchine e Attrezzature per Ceramica. Ha sede a Modena, la provincia dove è nato e cresciuto il maggiore distretto ceramico mondiale nel settore delle piastrelle.
Acimac, che aderisce al sistema Confindustria, associa oggi 112 imprese, che rappresentano circa il 90% del fatturato totale del settore.
Oltre al tradizionale ruolo di rappresentanza politica e alla fornitura di servizi di consulenza alle aziende associate in tutte le materie di interesse, Acimac collabora, a fianco di Rimini Fiera, nell'organizzazione della maggiore fiera mondiale del settore, Tecnargilla, evento biennale che si svolgerà dal 1° al 5 ottobre prossimi a Rimini.
Raccoglie il testimone dall'Ing. Franco Stefani e guiderà l'Associazione dei Costruttori Italiani di Macchine per Ceramica per i prossimi 4 anni. Le linee guida del programma di lavoro e la squadra di vicepresidenti che lo affiancheranno.
Presidente fino al 2008
In occasione dell'Assemblea Annuale di Acimac, svoltasi lo scorso 11 giugno, Pierluigi Ponzoni è stato eletto alla Presidenza dell'Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica, carica che manterrà per i prossimi 4 anni.
Profilo
56 anni, coniugato, due figli, Ponzoni è Presidente della Lema srl di Albavilla (Como), piccola impresa specializzata nella costruzione di stampi e presse per ceramica, e siede nel Consiglio Direttivo di Acimac dal 2001 con la carica di Rappresentante del "Raggruppamento Stampisti".
La squadra
L'Assemblea ha proceduto anche all'elezione dei tre vicepresidenti, scelti da Ponzoni per formare la sua squadra di lavoro. Si tratta di:·
Fabio Tarozzi, Direttore Generale del Gruppo Barbieri e Tarozzi (Formigine, Modena), tra le aziende leader mondiali nella fornitura di impianti completi per ceramica; Tarozzi presiederà la Commissione Attività Promozionali e Fiere di Acimac;
·
Rino Bedeschi, Amministratore Delegato di Bedeschi S.p.A. (Limena, Padova), tra le maggiori aziende italiane costruttrici di macchine per laterizi; Bedeschi assumerà la carica di Presidente della S.A.L.A. srl, la società di Servizi Associativi Logistici di Acimac; ·
Gianbattista Pedrini, Direttore Commerciale della Pedrini S.p.A. (Carobbio degli Angeli, Bergamo), azienda specializzata nella costruzione di macchine di levigatura e finitura di piastrelle, con attività anche nel settore marmo; Pedrini presiederà la Commissione Tecnica di Acimac.
Denominatore comune dei tre vicepresidenti è il fatto di rappresentare la seconda o addirittura la terza generazione di imprenditori, già impegnati da tempo nella conduzione delle rispettive aziende. L'età media della squadra non supera i 37 anni.
"Le nostre aziende sono ancora prevalentemente guidate da chi le ha fondate - ha commentato Pierluigi Ponzoni dopo il voto - ma sta già cominciando la fase del cambio generazionale. Per questo ho voluto essere affiancato da giovani brillanti, dotati di strumenti culturali idonei e spesso complementari a quelli di noi padri".
Obiettivo n. 1: essere l'associazione di tutti
La scelta della squadra riflette anche uno dei punti salienti del programma di lavoro indicato da Ponzoni: la volontà di ampliare il più possibile la rappresentatività di Acimac all'intero spettro di aziende che compongono il comparto dei costruttori di macchine per ceramica, eterogeneo per dimensioni di impresa, tipologia di produzione (rivolta non solo all'industria delle piastrelle, ma anche ai comparti dei sanitari, laterizi, stoviglieria, refrattari) e dislocazione geografica (sebbene l'80% delle aziende del settore sia concentrato nel distretto ceramico di Modena e Reggio Emilia).
Lo stesso Ponzoni sarà il primo Presidente di Acimac a non risiedere all'interno del comprensorio ceramico sassolese.
Un livello di rappresentatività di cui comunque Acimac può già andare orgogliosa e tra i più elevati nel sistema Confindustria: nei suoi 16 anni di vita Acimac è riuscita a coinvolgere nella vita associativa la maggior parte delle imprese del comparto che rappresentano il 90% del fatturato totale del settore.
Il Programma
Nel discorso di insediamento tenuto al termine del voto, Ponzoni ha ricordato gli altri punti chiave del suo programma di lavoro.
Sostegno alle piccole imprese e politica industriale
"E' necessario proseguire nello sviluppo di iniziative che fungano da collante per le imprese del comparto, contribuendo ad aumentare la loro massa critica, precondizione necessaria per un efficiente e competitivo presidio dei mercati e per una coerente e seria politica nel campo della ricerca e innovazione".
Comunicazione
"Grande importanza avrà la comunicazione delle attività e dei servizi associativi, sia sul versante interno verso gli associati, che all'esterno nei rapporti con i media, la clientela, le istituzioni. Obiettivo è consolidare e rafforzare la già ottima immagine che Acimac si è guadagnata in questi anni, per tutelare e promuovere maggiormente gli interessi del comparto".
"Fare sistema" con le diverse componenti dell'industria ceramica italiana"
Uno sforzo particolare sarà dedicato a promuovere rapporti di scambio e collaborazione con le altre componenti del sistema dell'industria ceramica italiana - produttori di piastrelle, smalti, colori, materie prime e tutti gli altri attori della filiera - proponendo iniziative comuni in tutti gli aspetti dell'attività industriale - ricerca, innovazione, formazione, presidio dei mercati, internazionalizzazione, politica industriale - che possano aiutare tutti i segmenti della filiera ceramica italiana ad affrontare meglio le sfide competitive dei prossimi anni".
Un periodo difficile per il settore
Ponzoni assume la presidenza di Acimac in un momento non facile per il comparto dei costruttori di macchine per ceramica, reduci da un triennio di contrazione del volume complessivo del giro d'affari.
Come emerge dalla 12° indagine statistica nazionale (allegata), il 2003 si è chiuso per le 173 aziende del settore con un fatturato pari a 1.402,4 milioni di euro, in calo del 3,4% sul 2002. La tenuta delle esportazioni, salite a 974 milioni di euro (+0,6%) non ha compensato la forte battuta d'arresto della domanda di tecnologia sul mercato domestico che ha perso l'11,5% sul 2002 scendendo a 428,5 milioni di euro.
Secondo lo stesso Ponzoni, tuttavia, il calo di fatturato non deve essere drammatizzato in maniera eccessiva. "Per un settore di beni strumentali - ha commentato il presidente - un decremento del 3% su un giro d'affari complessivo di 1400 milioni di euro, significa praticamente una situazione di stabilità. E' semmai un altro l'aspetto che le nostre aziende devono valutare con attenzione e porre alla base di serie politiche e strategie industriali, ossia il controllo del mantenimento dei margini e della redditività".
L'industria italiana, che mantiene una assoluta leadership mondiale nella fornitura di impianti per la produzione di ceramica, ha visto calare l'export nei Paesi Ue (-22,5%) che si confermano però primo mercato di esportazione con una quota del 19,7% del fatturato estero totale.
Gli altri mercati sono, nell'ordine: il Medio Oriente, che assorbe il 18,6% dell'export totale (+18% sul 2002), l'Asia (esclusa la Cina), che rappresenta il 14,8% del fatturato estero (+8,7% sul 2002), i paesi dell'Europa centro-orientale (11,1% dell'export, -15,4% sul 2002), l'Africa (9,6% dell'export, +24,2%), il Nord America (9,1% dell'export, +33,9%), la Cina (8,3% dell'export, -4,9%), il Centro e Sud America (8,2% dell'export, +1,3%).
Cosa è Acimac
Fondata nel 1988, Acimac è l'Associazione dei Costruttori Italiani di Macchine e Attrezzature per Ceramica. Ha sede a Modena, la provincia dove è nato e cresciuto il maggiore distretto ceramico mondiale nel settore delle piastrelle.
Acimac, che aderisce al sistema Confindustria, associa oggi 112 imprese, che rappresentano circa il 90% del fatturato totale del settore.
Oltre al tradizionale ruolo di rappresentanza politica e alla fornitura di servizi di consulenza alle aziende associate in tutte le materie di interesse, Acimac collabora, a fianco di Rimini Fiera, nell'organizzazione della maggiore fiera mondiale del settore, Tecnargilla, evento biennale che si svolgerà dal 1° al 5 ottobre prossimi a Rimini.
Per informazioni:
Ufficio Stampa Acimac
Paola Giacomini
e-mail:stampa@acimac.it Tel. 059-826268, cell. 333/3753548.
Ufficio Stampa Acimac
Paola Giacomini
e-mail:stampa@acimac.it Tel. 059-826268, cell. 333/3753548.