Nasce Acimac Quality Mark, il marchio che certificherà la qualità delle macchine e tecnologie per ceramica “Made in Italy”
CS 10-04
Firmato oggi da Acimac il protocollo d'intesa con il TÜV Italia, l'Ente di certificazione a cui viene affidato il compito di verificare e attestare sulle singole macchine il rispetto dei requisiti previsti per la concessione del marchio.
Acimac - Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica - e TÜV Italia - Ente indipendente di certificazione ed ispezione di primaria importanza internazionale (Gruppo TÜV Süddeutschland presente in oltre 60 Paesi) - hanno siglato oggi il protocollo d'intesa che li vedrà partner nell'ambito del progetto "Acimac Quality Mark", il marchio promosso dall'associazione, che certificherà la qualità e l'affidabilità di macchine e tecnologie italiane per ceramica.
Alla firma erano presenti l'amministratore delegato di TÜV Italia, Roberto Majocchi e, su delega del Presidente di Acimac Franco Stefani, il presidente designato Pierluigi Ponzoni che gli succederà alla guida dell'associazione il prossimo 11 giugno in occasione dell'Assemblea Annuale dei Soci.
"La tecnologia italiana per la produzione di ceramica - ha affermato Franco Stefani - è già leader mondiale proprio per qualità, affidabilità e contenuti innovativi, peraltro riconosciuti dalla clientela su tutti i mercati.
Abbiamo voluto andare oltre, facendo validare tali contenuti da un ente terzo, indipendente, e tra i più accreditati a livello mondiale".
Al TÜV Italia spetterà infatti il compito di effettuare tutte le valutazioni, ispezioni e verifiche volte ad attestare la rispondenza delle singole macchine per ceramica e delle aziende costruttrici ad una serie di requisiti previsti per la concessione del marchio.
"L'Acimac Quality Mark - prosegue Stefani - è un marchio volontario che le nostre imprese potranno ottenere per le loro macchine solo se il TÜV Italia ne attesterà il rispetto ai requisiti di qualità che abbiamo ritenuto imprescindibili. Le garanzie da fornire sono piuttosto impegnative e stringenti, ma sono convinto che la maggior parte delle nostre aziende non avrà difficoltà, soprattutto le numerose realtà del nostro comparto già dotate di altri Sistemi di Qualità quali le ISO o le Vision 2000".
"L'istituzione di un marchio di qualità della tecnologia italiana per ceramica - aggiunge Paolo Gambuli, direttore di Acimac - rappresenta un progetto ambizioso e impegnativo, non solo per il lavoro svolto per approdarvi, ma soprattutto per quello che comporterà da oggi in avanti. Forse questo è il motivo per cui, ad eccezione di UCIMU-Sistemi per produrre che fu la prima a dotarsene, Acimac è oggi l'unica altra associazione italiana di categoria nel comparto dei beni strumentali a promuovere un tale strumento di garanzia dei prodotti dei propri associati.
E' certo che Acimac Quality Mark avrà almeno due effetti positivi immediatamente individuabili: da un lato l'ulteriore sostegno e supporto alle nostre aziende impegnate a qualificare le proprie produzioni in maniera sempre più oggettiva, in altre parole la sottolineatura del concetto che la qualità paga.
Dall'altro si genererà un impatto positivo anche sul mercato, sensibilizzando la clientela mondiale verso l'impiego di tecnologie produttive con contenuti qualitativi superiori. In questo senso Acimac Quality Mark rappresenterà anche un ulteriore strumento di marketing per le nostre aziende".
I requisiti che gli ispettori del TÜV Italia verificheranno in sede di concessione del marchio riguardano:
Acimac - Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica - e TÜV Italia - Ente indipendente di certificazione ed ispezione di primaria importanza internazionale (Gruppo TÜV Süddeutschland presente in oltre 60 Paesi) - hanno siglato oggi il protocollo d'intesa che li vedrà partner nell'ambito del progetto "Acimac Quality Mark", il marchio promosso dall'associazione, che certificherà la qualità e l'affidabilità di macchine e tecnologie italiane per ceramica.
Alla firma erano presenti l'amministratore delegato di TÜV Italia, Roberto Majocchi e, su delega del Presidente di Acimac Franco Stefani, il presidente designato Pierluigi Ponzoni che gli succederà alla guida dell'associazione il prossimo 11 giugno in occasione dell'Assemblea Annuale dei Soci.
"La tecnologia italiana per la produzione di ceramica - ha affermato Franco Stefani - è già leader mondiale proprio per qualità, affidabilità e contenuti innovativi, peraltro riconosciuti dalla clientela su tutti i mercati.
Abbiamo voluto andare oltre, facendo validare tali contenuti da un ente terzo, indipendente, e tra i più accreditati a livello mondiale".
Al TÜV Italia spetterà infatti il compito di effettuare tutte le valutazioni, ispezioni e verifiche volte ad attestare la rispondenza delle singole macchine per ceramica e delle aziende costruttrici ad una serie di requisiti previsti per la concessione del marchio.
"L'Acimac Quality Mark - prosegue Stefani - è un marchio volontario che le nostre imprese potranno ottenere per le loro macchine solo se il TÜV Italia ne attesterà il rispetto ai requisiti di qualità che abbiamo ritenuto imprescindibili. Le garanzie da fornire sono piuttosto impegnative e stringenti, ma sono convinto che la maggior parte delle nostre aziende non avrà difficoltà, soprattutto le numerose realtà del nostro comparto già dotate di altri Sistemi di Qualità quali le ISO o le Vision 2000".
"L'istituzione di un marchio di qualità della tecnologia italiana per ceramica - aggiunge Paolo Gambuli, direttore di Acimac - rappresenta un progetto ambizioso e impegnativo, non solo per il lavoro svolto per approdarvi, ma soprattutto per quello che comporterà da oggi in avanti. Forse questo è il motivo per cui, ad eccezione di UCIMU-Sistemi per produrre che fu la prima a dotarsene, Acimac è oggi l'unica altra associazione italiana di categoria nel comparto dei beni strumentali a promuovere un tale strumento di garanzia dei prodotti dei propri associati.
E' certo che Acimac Quality Mark avrà almeno due effetti positivi immediatamente individuabili: da un lato l'ulteriore sostegno e supporto alle nostre aziende impegnate a qualificare le proprie produzioni in maniera sempre più oggettiva, in altre parole la sottolineatura del concetto che la qualità paga.
Dall'altro si genererà un impatto positivo anche sul mercato, sensibilizzando la clientela mondiale verso l'impiego di tecnologie produttive con contenuti qualitativi superiori. In questo senso Acimac Quality Mark rappresenterà anche un ulteriore strumento di marketing per le nostre aziende".
I requisiti che gli ispettori del TÜV Italia verificheranno in sede di concessione del marchio riguardano:
- il rispetto della singola macchina a severe checklist di sicurezza
- la rispondenza della macchina a parametri tecnici e prestazionali specifici per ogni tipologia di prodotto,
- la disponibilità dell'azienda costruttrice a fornire una garanzia per i vizi di fabbricazione più lunga rispetto a quanto oggi previsto dalla legge
- la garanzia dell'azienda costruttrice a fornire in fase di contratto di vendita precise procedure e indicazioni per effettuare il collaudo finale della macchina
- la disponibilità dei pezzi di ricambio per almeno 10 anni dalla consegna della macchina
- la capacità dell'azienda costruttrice a garantire una qualificata e puntuale assistenza post-vendita
- la garanzia dell'originalità tecnologica della macchina: a fronte di pronunce attestanti la violazione di diritti brevettuali è prevista l'immediata revoca del marchio
Per informazioni:
Ufficio Stampa Acimac Paola Giacomini
Tel. 059-826268, Cell. 333/3753548
e-mail.stampa@acimac.it
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