Acimac: due studi su Turchia e Paesi del Golfo
CS 12-09
Giovedì 9 alle ore 15 l'Associazione dei costruttori di macchine per ceramica presenta alle aziende associate due studi sull'evoluzione del settore ceramica in Turchia e Paesi del Golfo.
àˆ in programma per giovedì 9 luglio alle ore 15 presso la sede di Villa Marchetti di Acimac (via Fossa Buracchione, 84, Baggiovara) un nuovo approfondimento sull'evoluzione del mercato ceramico internazionale pensata dall'Associazione per le proprie aziende associate.
Al centro della giornata, la presentazione di due nuovi studi di mercato, realizzati con la collaborazione dell'Università di Modena e Reggio Emilia, su Turchia e Paesi del Golfo. Le relazioni offrono uno spaccato storico sull'industria ceramica locale e descrivono i principali indicatori socio-economici previsionali per i prossimi anni, nonostante la congiuntura attuale stia in parte modificando gli scenari ipotizzati.
Seppur pesantemente colpita dal rallentamento della domanda nazionale e internazionale, la Turchia resta uno dei principali player dell'industria ceramica mondiale e mostra anche per il futuro ottime possibilità di sviluppo. Basti solo considerare che il 67% degli edifici turchi non sono a norma di legge e le stime indicano che, entro il 2015, verranno realizzati o ristrutturati 500.000 alloggi. La popolazione dovrebbe inoltre raggiungere i 90 milioni di abitanti entro il 2030, contro gli attuali 72 milioni.
Altrettanto interessante è l'andamento dell'industria delle costruzioni nei paesi del CCG (consiglio di Cooperazione del Golfo) e, in particolare negli Emirati Arabi Uniti, in Arabia Saudita e Oman. Negli ultimi anni questi paesi hanno attraversato un boom edilizio senza precedenti, facendo registrare tassi di crescita anche a tre cifre, sospinti dai petro-dollari e dal volere dei governanti locali di trasformare queste terre desertiche in capitali finanziario-commerciali e attirare il turismo di lusso. L'origine dei capitali, in gran parte provenienti da fondi di investimento immobiliari, ha però paralizzato l'attività edilizia nella seconda metà del 2008. Le prospetiive di crescita, superata la crisi, restano però ottime.
Gian Paolo Crasta - Ufficio Comunicazione Acimac
comunicazione@acimac.it
tel. 059-510336 - fax. 059-215175
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